Indicherei Relog come “IL” partner tecnologico di Due Torri, quello che ha traghettato l’azienda verso il mondo PC e Microsoft e che ha ideato e messo in pratica la struttura attuale, portandola da un situazione monosede e con tutti gli applicativi in locale, all’attuale: plurisede e con postazioni di lavoro collegate via Terminal Server.
Con la crescita di Due Torri, abbiamo dovuto affrontare il proliferare di server con tutto ciò che questo comporta: gestione delle licenze, aggiornamenti, ma soprattutto backup e tempi da dedicare al disaster recovery.
La conseguenza naturale è stata quella di iniziare a pensare alla virtualizzazione dei server, e la scelta, coerentemente, con la filosofia aziendale è stata quella di sposare la soluzione proposta da Microsoft, quindi HyperV.
Alcuni benefici di HyperV
I vantaggi della virtualizzazione sono molteplici:
- riduzione dei costi hardware
- riduzione dei consumi energetici
- riduzione dei costi in termini di spazio (unità di armadio RACK, spazio impegnato da cavi, etc)
- riduzione consumo di elettricità dei condizionatori per raffreddare il calore prodotto dai server e di utilizzo delle risorse macchina.
- tempi di implementazione estremamente ridotti
- riduzione dei tempi di downtime.
Un altro vantaggio molto significativo consiste nella possibilità di seguire l’evoluzione tecnologica in modo molto semplice. Appena un sistema hardware comincia a dare segnali di affaticamento e di cedimento è possibile migrare in maniera “semplice” tutti i server virtuali su un hardware di ultima generazione, guadagnandone in performance senza doversi sobbarcare l’onere di una re-installazione ex-novo.
La virtualizzazione ha portato benefici anche sul lato della sperimentazione, è infatti possibile partendo da macchine pre-configurate, mettere in pista server per ogni tipo di test senza preoccuparsi troppo dei tempi di configurazione, compiere tutte le prove e le sperimentazioni hardware e software e, infine, disfarsi delle macchine che non ci hanno dato i risultati sperati.
Vista l’altissima criticità dell’infrastruttura informatica per l’azienda, la virtualizzazione a Due Torri è stata introdotta inizialmente con estrema cautela con virtual server 2005 solo su un numero parziale di macchine. In seguito, constatati “de visu” i grandi benefici avuti, unito all’assenza di inconvenienti, è stato effettuato il passaggio alla più solida infrastruttura di Hyper-V.
Le innegabili migliorie avute con la virtualizzazione hanno spinto Due Torri a procedere a rendere l’intero parco server virtuale
L’esperienza Due Torri
Se devo fare un’analisi su quale sia il maggior pregio di HyperV indicherei la possibilità di implementare la replica completa di una macchina da un server contenitore di macchine virtuali ad un altro.
Questo ci ha permesso di ridurre enormemente i tempi da dedicare ai vari disaster recovery e ci ha consentito di recuperare brillantemente dati e configurazioni quando siamo stati perforati da un attacco di un malware di tipo ransomware.
Il passaggio da macchine fisiche a macchine virtuali è avvenuto gradualmente e senza intoppi, grazie all’expertise dello staff Relog.
Il nostro timore nel procedere alla virtualizzazione dell’intero parco server era radicata soprattutto sulla macchina di gestione del software logistico aziendale, temevamo una perdita di performance su questo particolare applicato, il più critico a livello aziendale.
Invece, nonostante la macchina si obbligata a girare su un sistema operativo obsoleto a 32 bit, e quindi non espandibile in termini di risorse e memoria, il risultato è stato apprezzabile. Oggettivamente non abbiamo percepito differenze prestazionali dopo la virtualizzazione del server, guadagnandone, invece, enormemente in termini di backup e di tempo da dedicare al disaster recovery.